Tempo ritrovato, idee condivise
Negli ultimi anni l’intelligenza artificiale è entrata in modo concreto nella mia vita e nel mio lavoro.
Non solo come strumento di innovazione, ma anche come alleata nell’ottimizzare il mio tempo.
Grazie a questa ottimizzazione, ho potuto liberare energie preziose che posso investire anche per: continuare a leggere e condividere ciò che apprendo.
Leggere è un’attività ampiamente sottovalutata.
Se ci pensiamo: dedicando anche solo 20 minuti al giorno (poco più di due pagine di social scrolling), con una media di 40 pagine al giorno si possono leggere circa 15-20 libri all’anno.
E non si tratta solo di numeri: ogni libro è una finestra aperta su nuove idee, prospettive e stimoli che raramente arrivano dal flusso rapido e superficiale dei contenuti digitali.
Negli anni ho letto diversi libri che sono entrati nel mio bagaglio personale. Alcuni li rileggo di tanto in tanto, perché ogni volta restituiscono nuove sfumature.
Questa rubrica nasce proprio per questo: ricordare a me stesso ciò che ho appreso e condividerlo con chi vuole trarne valore.
Il libro di partenza
Come trattare gli altri e farseli amici – Dale Carnegie
Chi era Dale Carnegie
Dale Carnegie (1888 – 1955) è stato uno scrittore e formatore statunitense, pioniere nello sviluppo di corsi su comunicazione, leadership e relazioni interpersonali.
I suoi metodi hanno influenzato milioni di persone e continuano a essere studiati ancora oggi.
Il suo libro più famoso, Come trattare gli altri e farseli amici, pubblicato nel 1936, è uno dei testi più venduti di sempre in ambito di crescita personale e comunicazione.
Un titolo fuorviante, un contenuto prezioso
Lo ammetto: il titolo non mi ha mai entusiasmato. Suona quasi manipolatorio, ma il contenuto è l’esatto opposto.
Questo libro non è un manuale di tecniche per “convincere” le persone, ma un invito concreto a coltivare relazioni basate sull’ascolto, la comprensione e il rispetto reciproco.
Ecco alcuni spunti che porto con me:
- Ascoltare di piĂą
Non ascoltare per rispondere, ma per capire. L’ascolto attivo e partecipativo è la base per creare connessioni autentiche. - Lamentarsi di meno
Le lamentele sterili logorano, mentre le critiche costruttive creano ponti. - Mettersi nei panni degli altri
Guardare il mondo dalla prospettiva dell’altro aiuta a comprenderne esigenze e motivazioni. - Ricordare i nomi
Il nome di una persona è qualcosa di unico per lei. Ricordarlo è il primo passo per avviare un rapporto sincero.
Perché lo consiglio oggi
Viviamo in un’epoca in cui la tecnologia, e in particolare l’AI, ci aiuta a fare di più in meno tempo.
Ma se il tempo risparmiato non lo investiamo nelle relazioni, rischiamo di perdere il senso stesso del nostro lavoro e della nostra vita.
Questo libro di Carnegie ci ricorda che, al di là delle competenze tecniche, la capacità di costruire relazioni è la vera “skill” del futuro.
đź’¬ E tu?
Qual è l’ultimo libro che ti ha lasciato un segno?